Le bellezze di Taranto non risiedono soltanto nella zona della Città Vecchia.
Passeggiando per le vie del centro, dovremmo volgere il nostro sguardo all’insù ed osservare i palezzi che costeggiano le famose Via D’Aquino e Via Di Palma: noteremmo imponenti palazzi, che rispecchiano i fasti dell’antica cittadina borghese tarantina.
Questi palazzi, un tempo, erano il fiore all’occhiello del Borgo Umbertino i cui resti sono ancora oggi visibili, poiché gli abitanti del centro proprietari di queste palazzine hanno mantenuto nel tempo non solo la tradizione di abitarvi ma anche quella di valorizzare le loro strutture e difenderle dalle intemperie del tempo.
Il Borgo Umbertino si sviluppò nell’area della nuova città di origine magno greca e nell’area del Municipium Romano. Intorno a quest’area in antichità vi erano solo case e piccole cappelle a cui fecero posto nel XIV e XV secolo nuove strutture, come il monastero delle Clarisse (oggi il SS. Crocifisso); il convento di S. Antonio e di S. Francesco e il complesso di S.Pasquale nonché il lazzaretto del Carmine. La zona mantenne la sua struttura sino al 1700, finché l’Arcivescovo Capecelatro decise di far costruire la sua villa, in una zona ricca di reperti archeologici.
Il borgo umbertino, però, si sviluppò nella forma a noi oggi visibile grazie all’architetto tarantino Davide Conversano. Grazie al suo gusto ed alla sua spinta, già a fine dell’800 vediamo il sorgere di edifici che ricordano le linee costruttive del rinascimento che però si sposano al gusto liberty ed anche neoclassico.
I palazzi sparsi tra le vie d’Aquino, di Palma, Corso Umberto e via Pitagora contengono dei veri e propri tesori nascosti. Nel borgo sono presenti, infatti, i resti di una Domus romana, che risale all’età tardo-repubblicana le cui strutture sono visitabili all’interno di un condominio in Via Nitti 31. Nel condomino di Via Cavour 51, all’interno del cortile del Palazzo Cecinato, vi è la Chiesetta di San Francesco da Paola al Borgo. La Chiesetta risale alla seconda metà del XIX secolo e presenta tutte le caratteristiche architettoniche e decorative dello stile Neogotico.
Numerose sono le attività culturali collegate al Borgo Umbertino e le associazioni che col tempo si stanno interessando ad esso. Il FAI ( Fondo Ambiente Italiano) programma ad ogni primavera visite guidate nel centro di Taranto collaborando con le scuole superiori, che mettono a disposizione i loro alunni e i loro insegnanti per guidare i visitatori nei percorsi da loro curati.