Il Fai (Fondo Ambiente Italiano) per la nona edizione “i luoghi del cuore” ha stilato una classifica dei posti più belli d’Italia e il nostro Castello Aragonese si è posizionato decimo: un bel riconoscimento, giusto e dovuto per la nostra Taranto.
L’Italia è tutta “bella” e a ricordarcelo sono i “luoghi del cuore” che il FAI scova ogni anno.
Sono 37.200 i luoghi incantevoli, che finora il FAI ha candidato e sono per la maggior parte posti sconosciuti, piccoli borghi, palazzi storici, castelli, borgate, botteghe, giardini, sentieri, chiese, monumenti che per evitare di essere “dimenticati” vengono valorizzati dall’associazione nazionale culturale e ambientale.
Inserire una città in questa lista comporta numerosi vantaggi tra cui le visite guidate, che valorizzano il sito culturale. In questa nona edizione, il nostro Castello Aragonese si è posizionato decimo nella classifica! Un bel traguardo, considerando le 120.000 visite nel 2018, fra italiani e stranieri.
Che sia l’ora che gli italiani si rendano conto della bellezza inestimabile della nostra città? Oltre al mare e la ricchezza culinaria, nella nostra amata Taranto ci sono tanti altri luoghi e monumenti storici da conoscere e valorizzare!
Ma quanto conosciamo realmente il nostro Castello Aragonese?
Originariamente, il Castello Aragonese era una”Rocca” che è stata costruita ad opera dei Bizantini, nel 780, che li avrebbe difesi dagli attacchi dei Saraceni e della potenza marittima rivale, la Repubblica di Venezia.
Le torri della Rocca erano molto più alte,rispetto a quelle aragonesi, e nel 1471 fu scavato il primo canale navigabile. Solo nel 1476, il Castello fu ampliato e ristrutturato nell’architettura odierna, dall’ingegnere militare Francesco di Giorgio Martini. La nuova fortificazione comprendeva sette torri, di cui quattro unite tra loro a formare un quadrilatero, e le rimanenti tre allineate lungo il fossato fino al Mar Piccolo.
I fondi per ultimare la parte aragonese del castello (il quadrilatero) non erano sufficienti e il ricavato fu recuperato dal dazio sulla pesca. Successivamente, si ingrandì il castello unendolo alla torre Sant’Angelo, spesato dal Comune. Le torri tonde e massicce del castello risultarono alla fine alte e larghe 20 metri, unite tra loro da cortine lunghe 40 metri e con 4 ordini di fuoco.
Il castello era dotato di due uscite corrispondenti a due ponti levatoi.
Sul fossato passava il ponte del Soccorso, che univa il castello alla zona che allora era campagna e che oggi viene denominata Borgo. Sul lato opposto invece, il ponte dell’Avanzata univa il castello con il borgo antico, sorpassando il fossato scavato per isolare la struttura dalla città. Nel 1491 fu aggiunto sul lato rivolto al mar Grande il rivellino di forma triangolare tra la torre della Bandiera e la torre San Cristofalo.
Il Castello fu ultimato nel 1492 con lo stemma degli Aragonesi che rappresentava la lama dei D’Angiò tripartita. Dal 1707 in poi il Castello Aragonese perse la sua importanza, con l’arrivo degli Asburgo.
Nel 1883, una delle cinque torri che univano la cortina muraria, fu demolita per fare posto all’attuale canale navigabile e al ponte girevole e dal 1887 è diventato sede della Marina Militare.
Nel 1933 la Capella di San Lorenzo è stata riconsacrata, ed è possibile ammirarla tutt’ora.
Il Castello Aragonese di Taranto è storia, cultura e bellezza
Visitandolo, si gode della vista mozzafiato del mare, si scoprono particolarità come la “sala delle torture” o si può ammirare la bellezza artistica della Cappella di San Lorenzo. Le visite guidate sono disponibili tutti i giorni, perfino in quelli festivi!
Allora, che aspettare? Il modo migliore per arrivarci, è alloggiare in un punto molto vicino al Castello.
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